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Cosa si intende per rischio ergonomico e come prevenirlo

Il concetto di rischio ergonomico è legato ovviamente al concetto stesso di ergonomia, che secondo quanto espresso dall’I.E.A. (International Ergonomics Association) , è lascienza studia e analizza l’interazione tra uomo e macchine, una espressione forse troppo generica che però aiuta a comprendere quale sia la funzione di questa materia in relazione alla tematica della valutazione dei rischi sul lavoro e della medicina del lavoro in generale. L’ergonomia supporta l’analisi della postazione del lavoratore, in particolar modo di tutti i soggetti la cui attività lavorativa viene svolta su una sedia magari con davanti un pc. In questi casi è bene valutare potenziali rischi dovuti a posture sbagliate ma anche alle sedie, all’illuminazione dell’ambiente o aimacchinari che si utilizzano.

La valutazione del rischio ergonomico può dunque variare in base all’attività lavorativa svolta, ad esempio nel caso di un videoterminalista l’analisi si concentrerà sul rapporto tra uomo e schermo prestando maggiore interesse verso il fattore illuminazione, mentre se si ha a che fare con la valutazione dei rischi in edilizia l’attenzione sarà rivolta al sedile dei mezzi utilizzati dagli addetti. Attenzione, anche da un punto di vista psicologico è necessario valutare eventuali fattori di rischio ergonomici, vi è infatti una stretta correlazione tra benessere fisico e benessere psicologico, che porta il concetto di stress lavoro correlato come parte integrante dell’analisi dei rischi sul luogo di lavoro.

 

Cosa dice la normativa sulla sicurezza sul lavoro in merito al rischio ergonomico

 La normativa sulla sicurezza sul lavoro disciplina la valutazione dei rischi sul luogo di lavoro, l’articolo 15 del Testo Unico sulla sicurezza definisce le procedure obbligatorie per analizzare l’ambiente lavorativo, nello specifico il comma d) del Capo III dell’articolo 15 definisce che uno degli obblighi per il datore di lavoro riguarda proprio la valutazione di possibili rischi ergonomici:

d) il rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo;

Valutare i fattori di rischio ergonomici e riportarli in modo corretto all’interno del Documento di valutazione dei rischi è importante per avere un’azienda in regolatutelare i propri dipendenti ed evitare sanzioniAffidati a dei professionistiper essere sicuro di non sbagliare.

 

Tratto da www.medicina-del-lavoro.net

 

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