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Attività in autostrada: le istruzioni operative per la sicurezza

Un documento riporta linee di indirizzo per l’esecuzione in sicurezza di attività in autostrada in presenza di traffico veicolare. La segnalazione con sbandieramento e le istruzioni operative per marcia e manovre in corsia di emergenza o banchina.
Roma, 6 Feb – Le attività in autostrada in presenza di traffico, con riferimento al D. Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 e alla normativa vigente in materia di segnaletica, “devono essere sempre opportunamente presegnalate al fine di: preavvisare l’utenza della presenza di lavori; indurre una maggiore prudenza; consentire regolare manovra di rallentamento della velocità dei veicoli sopraggiungenti”. E la presegnalazione “dovrà essere effettuata, a seconda del tipo di attività e delle condizioni di traffico, mediante l’utilizzo di una delle seguenti tipologie di segnalazione o di una combinazione delle stesse:

– sbandieramento;

– moviere meccanico;

– pannelli a messaggio variabile (PMV);

– segnaletica temporanea di cui al DM del 10/07/2002 – Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo;

– dispositivi di segnalazione visiva supplementare (es.: giro-faro) installati sul veicolo (quest’ultima tipologia di presegnalazione solo per le attività di breve durata)”.

 

A segnalarlo sono le “Linee di indirizzo per l’esecuzione in sicurezza di attività in autostrada in presenza di traffico veicolare”, a cura di FISE ACAP(Associazione delle Società Concessionarie di Autostrade Private), elaborate per “favorire il miglioramento continuo della sicurezza dei lavoratori” attraverso la definizione dei “criteri minimi da adottarsi rivolti ad integrare le azioni di prevenzione nel quadro più generale della valutazione e riduzione dei rischi professionali”.

 

Il documento indica che lo sbandieramento per la segnalazione di inizio intervento è effettuato “facendo oscillare lentamente la bandiera: l’oscillazione deve avvenire orizzontalmente, all’altezza della cintola, senza movimenti improvvisi, con cadenza regolare, stando sempre rivolti verso il traffico, in modo da permettere all’utente in transito di percepire l’attività in corso ed effettuare una regolare e non improvvisa manovra di rallentamento”.

Inoltre presegnalazione “deve durare il minor tempo possibile ed i lavoratori che la eseguono si devono portare, appena possibile, a valle della segnaletica installata o comunque al di fuori di zone direttamente esposte al traffico veicolare”.

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Il documento si sofferma poi sulla scelta del punto di inizio dell’attività di sbandieramento e indica che al fine di consentire un graduale rallentamento è opportuno che la segnalazione “venga effettuata a debita distanza dalla zona dove inizia l’interferenza con il normale transito veicolare, comunque nel punto che assicura maggiore visibilità e maggiori possibilità di fuga in caso di pericolo”.

In particolare per l’esecuzione in sicurezza delle attività di sbandieramento “gli operatori devono:

– scendere, se possibile, dal veicolo dal lato non esposto al traffico veicolare;

– iniziare subito la segnalazione;

– camminare sulla banchina o sulla corsia di emergenza fino a portarsi in posizione sufficientemente anticipata rispetto al punto di intervento in modo da consentire agli utenti un ottimale rallentamento;

– segnalare con lo sbandieramento fino a che non siano cessate le esigenze di presegnalazione;

– utilizzare dispositivi luminosi o analoghi dispositivi se l’attività viene svolta di notte o in condizioni di scarsa visibilità”.

 

Rimandiamo alla lettura integrale del documento che presenta specifiche istruzioni operative sullo sbandieramento e affrontiamo invece il tema della marcia e delle manovre in corsia di emergenza o banchina.

 

Infatti le fermate, la marcia e qualsiasi manovra sulla corsia di emergenza o sulle banchine “sono effettuate a velocità moderata previa attivazione dei dispositivi di segnalazione supplementari del veicolo. Tutte le manovre sono eseguite in modo tale da generare il minimo ingombro possibile e, in corsia di emergenza, esclusivamente all’interno della striscia continua e per limitate percorrenze. Nel caso in cui la marcia sulla corsia di emergenza avvenga in presenza di veicoli in coda, si deve prestare particolare attenzione alla eventuale presenza di pedoni discesi dai veicoli in coda e ad eventuali veicoli che si immettono sulla corsia di emergenza”.

Riportiamo, in questo caso, l’apposita istruzione operativa per la marcia in corsia di emergenza, ricordando che la marcia in corsia di emergenza è “consentita, solo per effettive esigenze di servizio, al personale dotato di apposita autorizzazione, previa adozione delle cautele necessarie alla sicurezza propria e del traffico”.

L’istruzione operativa:

– “azionare i dispositivi di sicurezza/segnalazione di cui è dotato il veicolo;

– effettuare la manovra esclusivamente all’interno della striscia continua;

– percorrere la corsia di emergenza a velocità moderata;

– azionare, se in dotazione al mezzo, il pannello a messaggio variabile con apposito pittogramma e le frecce di emergenza;

– prestare attenzione ai veicoli che si immettono impropriamente (e non) nella corsia di emergenza;

– prestare attenzione ad eventuali veicoli fermi o ostacoli presenti in corsia d’emergenza;

– prestare attenzione ai pedoni scesi dai veicoli eventualmente in coda”.

 

Le linee di indirizzo si soffermano anche sulla retromarcia in corsia di emergenza che, anche in questo caso, è consentita, “solo per effettive esigenze di servizio, al personale dotato di apposita autorizzazione, previa adozione delle cautele necessarie alla sicurezza propria e del traffico e rispettando le istruzioni di sicurezza di seguito riportate:

– “azionare i dispositivi di sicurezza/segnalazione di cui è dotato l’automezzo;

– effettuare la manovra esclusivamente all’interno della striscia continua;

– effettuare la manovra a velocità ridotta;

– fermarsi al sopraggiungere di altri veicoli o in presenza di ostacoli;

– azionare, se in dotazione al mezzo, il pannello a messaggio variabile con apposito pittogramma (in base all’evento da segnalare);

– prestare attenzione ai veicoli che si immettono impropriamente (e non) nella corsia di emergenza;

– prestare attenzione ai pedoni scesi da veicoli eventualmente in coda;

– in mancanza di avvisatore acustico di retromarcia sul veicolo con presenza di operatori a terra preavvisare la manovra tramite clacson del mezzo o comunicazione radio”.

 

Concludiamo riportando, infine, anche l’istruzione operativa relativa alla inversione di marcia e attraversamento sui piazzali di stazione (“consentita, solo per effettive esigenze di servizio, al personale dotato di apposita autorizzazione, previa adozione delle cautele necessarie alla sicurezza propria e del traffico, rispettando le istruzioni di sicurezza di seguito riportate”):

– “azionare i dispositivi di sicurezza/segnalazione di cui è dotato l’automezzo;

– posizionarsi in prossimità della segnaletica orizzontale di separazione dei due sensi di marcia;

– verificare che non ci siano veicoli in arrivo o che siano sufficientemente lontani;

– dare sempre la precedenza ai veicoli in transito sul piazzale”.

 

 

FISE ACAP, “ Linee di indirizzo per l’esecuzione in sicurezza di attività in autostrada in presenza di traffico veicolare”, versione 2015 (formato PDF, 1,31 MB).

 

 

 

RTM

 

Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

 

Fonte: puntosicuro.it