SICUREZZA ALIMENTARE A NORMA ISO 22000
Il Consigliere Nazionale AiFOS Matteo Fadenti presenta la revisione 2018 della norma ISO che definisce i requisiti dei sistemi di gestione per la sicurezza alimentare
La norma ISO 22000 nasce nel 2005 con l’intento di armonizzare i differenti schemi HACCP con gli standard per la verifica della sicurezza igienica. I vantaggi nell’applicazione della ISO 22000 non sono diversi da quelli dell’applicazione di un’altra norma e nello specifico sono: realizzare un sistema di gestione della sicurezza alimentare realmente efficace che faccia sposare in modo corretto metodo HACCP e PRP; dimostrare ai clienti un serio impegno in materia di sicurezza alimentare; garantire che i prodotti e i servizi dell’azienda seguano uno schema riconosciuto in tutto il mondo (importante per chi esporta); aumentare la fiducia del cliente.
Le principali modifiche pubblicate il 19 giugno 2018 vanno a cancellare e sostituire la versione del 2005 e le aziende certificate avranno tre anni di tempo per adeguarsi alla nuova norma. La norma nasce a seguito di alcuni chiarimenti della Commissione Europea sull’applicazione dei SGSA (Sistemi di gestione della sicurezza alimentare) e dopo il parere scientifico dell’EFSA sull’applicazione di un sistema di gestione della sicurezza alimentare nelle piccole imprese.
Non a caso con la revisione, l’Organizzazione internazionale di standardizzazione mira a:
- Chiarire concetti chiave che hanno causato confusione, quali i punti critici di controllo (CCP), i programmi di prerequisiti operativi (OPRP) e i programmi di prerequisiti (PRP).
- Migliorare la leggibilità e l’usabilità dello standard
- Garantire che lo standard sia rilevante per tutti gli attori della catena alimentare
- Garantire che lo standard soddisfi le esigenze delle PMI
- Aumentare la compatibilità di ISO 22000 con altri standard di sistema di gestione, adottando una struttura e una terminologia comuni.
Lo standard ISO 22000 è applicabile a tutte le attività che operano nel settore alimentare, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore (sposando un po’ il concetto di semplificazione presente nel REG CE 852/2004 e nel codex alimentarius).
Al di la degli obiettivi da raggiungere, gli elementi chiave della ISO 22000 sono:
- la comunicazione interattiva
- il sistema di gestione
- i programmi dei prerequisiti
- i principi di analisi dei pericoli e definizione dei punti critici di controllo
Oltre a questi aspetti la ISO 22000:2018 si basa sui principi comuni ad altre norme ISO quali l’attenzione verso il cliente, la leadership e l’impegno e coinvolgimento delle persone. Anche la ISO 22000:2018 è stata concepita utilizzando la stessa Struttura ad alto livello (HLS) come negli altri standard ISO di sistema (es. ISO 9001:2015, ISO 14001:2015, ISO 50001, ISO 37001, ISO 27001, ISO 45001:2018), in modo che possa essere integrata nell’esistente sistema di gestione dell’organizzazione, ma allo stesso tempo per essere implementata da sola. La ISO 22000 ha infatti un fortissimo legame con il Codex Alimentarius e come obiettivi principali a quelli di migliorare la gestione dei rischi nella sicurezza alimentare e l’implementazione di un sistema che garantisca la produzione di alimenti (ma anche prodotti e servizi in campo alimentare) sicuri, salubri e conformi ai requisiti normativi.
Come detto quindi la revisione è stata necessaria per allineare la norma alle novità del Codex Alimentarius e dei pareri scientifici dell’EFSA nonché alle Comunicazioni della Commissione Europea sulla tematica (link), inoltre la ISO fornisce anche una nuova visione del concetto di rischio, distinguendo tra rischio a livello operativo e rischio a livello strategico di un sistema di gestione.
La nuova ISO 22000:2018 specifica i requisiti di un sistema di gestione della sicurezza alimentare (FSMS) per consentire ad un’organizzazione direttamente o indirettamente coinvolta nella catena alimentare di:
- pianificare, implementare, gestire, mantenere e aggiornare il sistema di gestione della sicurezza alimentare fornendo prodotti e servizi sicuri, in conformità con l’uso previsto;
- dimostrare la conformità ai requisiti legali e normativi applicabili in materia di sicurezza alimentare;
- valutare i requisiti di sicurezza alimentare reciprocamente concordati con i clienti e dimostrare la loro conformità;
- comunicare efficacemente le questioni di sicurezza alimentare alle parti interessate all’interno della catena alimentare;
- assicurare che l’organizzazione sia conforme alla politica di sicurezza alimentare dichiarata;
- dimostrare la conformità alle parti interessate rilevanti;
- richiedere la certificazione del proprio sistema di gestione della sicurezza alimentare da parte di un’organizzazione esterna, oppure effettuare un’autovalutazione o un’autocertificazione di conformità a questo documento.
Altro aspetto importante è che nello standard ISO 22000:2018 si rafforza il concetto del Risk-Based thinking, in particolare la nuova norma distingue tra rischio gestito a livello operativo attraverso il metodo HACCP e il rischio d’impresa a livello strategico del sistema di gestione. Identificare i rischi rappresenta un’opportunità al fine di raggiungere specifici obiettivi e prevenire i possibili effetti negativi. In maniera coerente con le altre norme di sistema, anche nella nuova ISO 22000, l’implementazione di un efficace sistema di gestione inizia con un’analisi del contesto che permetta di comprendere le esigenze espresse e non dei diversi stakeholders.
Da sottolineare come l’approccio della ISO 22000:2018 sia sempre basato sul ciclo PDCA, Plan-Do-Check-Act, ma nella nuova versione l’approccio per processi è organizzato secondo due livelli: il primo copre il frame generale del FSMS; l’altro livello copre i processi operativi all’interno del sistema di sicurezza alimentare. La comunicazione tra i due livelli è quindi essenziale.
Questo il link al sito ufficiale ISO dove acquistare anche la guida alla nuova versione https://www.iso.org/iso-22000-revision.html.
Pubblicato il: 03/08/2018
Fonte: aifos.it
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