Il fenomeno del burnout nel settore sanitario
Il “burnout” consiste in un disturbo occupazionale decisamente rilevante per la sua frequente incidenza nelle professioni d’aiuto.
Il fenomeno, infatti, è molto diffuso in coloro che svolgono la propria attività a stretto contatto con il prossimo, instaurando relazioni significative e protratte nel tempo.
Gli operatori sanitari, ad esempio, per il loro continuo rapporto con persone che soffrono, rappresentano una categoria particolarmente esposta a questa tipologia di rischio sul lavoro.
Uno studio condotto su un campione di 80 medici e 102 infermieri operanti in un Istituto Oncologico ha rilevato i livelli di burnout presenti in queste figure professionali, valutandone l’interazione con potenziali stressors organizzativi.
I risultati mostrano livelli significativi di burnout, con vissuti di esaurimento e distacco emotivo, connessi a una percezione di discordanza tra i valori personali e quelli dell’organizzazione. Tale discrepanza appare più sentita nei soggetti con maggiore anzianità di servizio.
Vengono registrati, inoltre, un sovraccarico lavorativo da parte dei dipendenti assegnati ai reparti di area critica e oncologia medica e un insufficiente riconoscimento del proprio valore segnalato da dipendenti con contratti a tempo indeterminato e personale non a contatto con il pubblico.
La ricerca conferma l’importanza di predisporre opportune misure individuali e organizzative volte a favorire il benessere degli operatori sanitari nei reparti di oncologia.
Tratto da www.medicina-del-lavoro.net
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